Manifesto

Manifesto – Convergenza per una nuova educazione (convergences-educnouv.org)

Il mondo che vogliamo I valori che difendiamo – MANIFESTO V2 23 giugno 2022

Manifesto 2022

 

Scuole nuove o innovazione educativa? A cento anni dal Convegno di Calais

6-7-2021

di Pietro Lucisano

La riflessione che vorrei proporre alla vostra attenzione parte da lontano: cento anni fa, nel marzo del 1921, si è svolto il convegno fondativo della Ligue Internationale de l’Éducation Nouvelle, un convegno promosso da Adolphe Ferrière, Beatrice Ensor e Iwan A. Hawliczek, animatori del ‘‘New Education Fellowship’’, associazione di educatori teosofi inglesi, e da Georges Lyon, rettore dell’Académie di Lille. Il convegno si è ripetuto negli anni tra le due grandi guerre raccogliendo la partecipazione di  pedagogisti  quali Pierre Bovet, Édouard Claparède, Ovide Decroly, John Dewey, Beatrice Ensor, Paul Geheeb, Célestin Freinet, Maria Montessori, Jean Piaget, Elisabeth Rotten.

Il movimento delle scuole nuove continua a rappresentare un punto di riferimento significativo per chi si occupa di educazione. Non è questa la sede per ripercorrere, ma merita farlo, quali siano state le spinte e le motivazioni a cercare di fondare un’internazionale dell’educazione. Certamente una spinta remota fu il contrasto tra le speranze accese dall’inizio del nuovo secolo e l’orrore della guerra. Quasi a recuperare nell’internazionale dell’educazione quella capacità di costruire quell’umanità nuova di cui tutti percepivano l’urgenza, e insieme il desiderio di riportare nell’educazione i contributi che la ricerca scientifica e sperimentale stavano portando alla comprensione dei processi di sviluppo, di apprendimento e di socializzazione delle giovani generazioni. Non mancarono discussioni e contrasti tra chi riteneva che alla base dell’educazione nuova fosse da porre l’attenzione alla spontaneità naturale dei bambini e alla loro creatività e chi riteneva invece che fosse necessaria una maggiore presenza dell’intervento educativo e ancora tra chi riteneva persa la possibilità di realizzare una nuova educazione nelle istituzioni scolastiche pubbliche e che l’unica possibilità per sperimentare scuole nuove fosse porsi al di fuori del sistema e chi riteneva che il movimento fosse un laboratorio al servizio del sistema scolastico pubblico. Nel presentare le conclusioni che sintetizzano questo dibattito, anche per motivi di spazio, cerco di resistere alla tentazione proporre un commento puntuale ai singoli aspetti nuovi delle scuole nuove, e all’intenso dibattito che portò nel congresso di Nizza del 1932 alla rivisitazione dei Principes de ralliement de la Ligue [1].

Nel congresso del 1921 i partecipanti convennero su sette aspetti principali:

Charte de la LIEN en 1921: Principes de ralliementCarta della LIEN del 1921: principi di adesione
1. Le but essentiel de toute éducation est de préparer l’enfant à vouloir et à réaliser dans sa vie la suprématie de l’esprit ; elle doit donc, quel que soit par ailleurs le point de vue auquel se place l’éducateur, viser à conserver et à accroître  chez l’enfant l’énergie spirituelle.Lo scopo essenziale di ogni educazione è di preparare il ragazzo a volere e a realizzare nella sua vita la supremazia dello spirito; qualunque sia il punto di vista da cui si colloca l’educatore, l’educazione deve proporsi di conservare e far crescere nel ragazzo l’energia spirituale.
2. Elle doit respecter l’individualité de l’enfant. Cette individualité ne peut se développer que par une discipline conduisant à la libération des puissances spirituelles qui sont en lui.L’educazione deve rispettare l’individualità del ragazzo. Questa individualità può svilupparsi solo con una disciplina che lo conduca alla liberazione delle sue energie spirituali.
3. Les études et, d’une façon générale, l’apprentissage de la vie, doivent donner libre cours aux intérêts innés de l’enfant, c’est-à-dire ceux qui s’éveillent spontanément chez lui et qui trouvent leur expression dans les activités variées d’ordre manuel, intellectuel, esthétique, social et autres.Gli studi e, in generale, l’apprendimento del vivere, devono offrire un libero corso agli interessi innati del ragazzo, quelli che si risvegliano in lui spontaneamente e trovano la loro espressione nelle varie attività di tipo manuale, intellettuale, estetico, sociale, ecc.
4. Chaque âge a son caractère propre. Il faut donc que la discipline personnelle et la discipline collective soient organisées par les enfants eux-mêmes avec la collaboration des maîtres ; elles doivent tendre à renforcer le sentiment des responsabilités individuelles et sociales.Ogni età ha un suo proprio carattere. È dunque necessario che la disciplina personale e quella collettiva siano organizzate dai ragazzi stessi con la collaborazione degli insegnanti. Queste discipline devono tendere a rafforzare il senso delle responsabilità individuali e sociali.
5. La compétition égoïste doit disparaître de l’éducation et être remplacée par  la coopération qui enseigne à l’enfant à mettre son individualité au service de la collectivité.La competizione egoista deve scomparire dall’educazione ed essere sostituita da una cooperazione che spinga il ragazzo a mettere la sua individualità al servizio della collettività.
6. La coéducation réclamée par la Ligue, — coéducation qui signifie à la fois instruction et éducation en commun, — exclut le traitement identique imposé aux deux sexes, mais implique une collaboration qui permette à chaque sexe d’exercer librement sur l’autre une influence salutaire.La coeducazione sostenuta dalla Lega – una coeducazione che significa istruzione ed educazione realizzate insieme – esclude che i due sessi vengano trattati nello stesso modo, ma implica una collaborazione che permetta ad ogni sesso di esercitare liberamente una salutare influenza sull’altro.
7. L’éducation nouvelle prépare, chez l’enfant, non seulement le futur citoyen capable de remplir ses devoirs envers ses proches, sa nation, et l’humanité dans son ensemble, mais aussi l’être humain conscient de sa dignité d’homme.Nel ragazzo l’educazione nuova non prepara solo il futuro cittadino capace di esercitare i suoi doveri verso le persone a lui vicine, la sua nazione e l’intera umanità, ma anche l’essere umano cosciente della sua dignità di uomo.

Gli incontri e le discussioni della lega si susseguono negli anni con lo sforzo di mantenere un clima di apertura nonostante le difficoltà che pian piano vanno emergendo negli anni tra le due guerre. Tuttavia la partecipazione si allarga di anno in anno e merita considerare come i convegni della lega raccogliessero contributi dei più grandi studiosi e dei più attivi educatori di tutto il mondo. A Calais erano presenti circa 150 studiosi, a Montreux nel 1923 si arriva a 300, a Heidelberg nel 1925 a 450, a Locarno nel 1927 a 1200, il picco della partecipazione è ad Elsinore nel 1929. Ma la crisi è alle porte e a Nizza la partecipazione è già scesa a 1800 educatori[2]; il clima è già diverso, il 1932 vede un’Europa già divisa e l’approssimarsi del precipizio che porterà con la seconda guerra mondiale alla fine dell’esperienza della Ligue. La stessa composizione dei partecipanti è mutata, più forte è la spinta verso le tematiche sociali. Vengono rivisti i punti di accordo sui quali tutte le componenti della lega convergono che diventano solo cinque.

Congrès de Nice 1932Congresso di Nizza 1932
La crise actuelle appelle la concentration à travers le monde entier de tous les efforts vers une éducation rénovée. En vingt ans, l’éducation pourrait transformer l’ordre social et instaurer un esprit de coopération capable de trouver des solutions aux problèmes de l’heure. A celanul effort national ne saurait suffire. C’est pourquoi la ligue Internationale pour l’educatiou Nouvelle «tires« un pressant appel aux parents, éducateurs, administrateurs et travailleurs sociaux pour qu’ils s’unissent en un vaste mouvement universel. Seule une éducation réalisant dans toutes ses activités un changement d’attitude vis-a-vîs des enfants peut inaugurer une ère libérée des concurrences ruineuses, des préjugés, des inquiétudes et des misères caractéristiques de notre civilisation présente, chaotique et dépourvue de sécurité. Une rénovation de l’éducation s’impose, basée sur les principes suivants :L’attuale crisi impone a tutto il mondo di concentrare gli sforzi nella direzione di una rinnovata educazione. In vent’anni l’educazione potrebbe trasformare la società e infondere uno spirito di cooperazione capace di trovare soluzioni ai problemi del nostro tempo. Nessuno sforzo nazionale è sufficiente per raggiungere questo risultato. La Lega Internazionale per l’Educazione Nuova rivolge un appello urgente ai genitori, agli educatori, agli amministratori e agli operatori sociali affinché si uniscano in un vasto movimento universale. Solo un’educazione che realizza in tutte le sue attività un cambiamento di atteggiamento nei confronti dei ragazzi può inaugurare un’epoca liberata dalla rovinosa competizione, dai pregiudizi, dalle preoccupazioni e dalle miserie caratteristiche della nostra civiltà attuale, caotica e insicura. È necessario un rinnovamento dell’educazione, basato sui seguenti principi:
1° L’éducation doit mettre l’enfant en mesure de saisir les complexités de la vie sociale et économique de notre temps.1° L’educazione deve consentire al ragazzo di cogliere le complessità della vita sociale ed economica del nostro tempo.
2° Elle doit être conçue de manière à répondre aux exigences intellectuelles et affectives diverses des enfants de tempéraments variés et leur fournir l’occasion de s’exprimer en tout temps selon leurs caractéristiques propres.2° Deve essere concepita in modo da soddisfare le esigenze intellettuali ed emotive dei ragazzi con i più diversi caratteri e offrire loro la possibilità di esprimersi in ogni momento secondo le loro caratteristiche personali.
3° Elle doit aider l’enfant à s’adapter volontairement aux exigences de la vie en société en remplaçant la discipline basée sur la contrainte et la peur des punitions par la développement de l’initiative personnelle et de la responsabilité.3° Deve aiutare il ragazzo ad adattarsi volontariamente alle esigenze della vita nella società sostituendo la disciplina basata sulla coercizione e sulla paura della punizione con lo sviluppo dell’iniziativa personale e della responsabilità.
4° Elle doit favoriser la collaboration entre tous les membres de la communauté scolaire en amenant maîtres el élèves à comprendre la valeur de la diversité des caractères et de l’in­dépendance d’esprit.4° Deve favorire la collaborazione tra tutti i membri della comunità scolastica portando docenti e studenti a comprendere il valore della diversità dei caratteri e dell’indipendenza della mente.
5° Elle doit amener l’enfant â apprécier son propre héritage national et à accueillir avec joie la contribution originale de toute autre nation a la culture humaine universelle. Pour la sécurité de la civilisation moderne, les citoyens du monde ne sont pas moins nécessaires que les bons citoyens de leur propre nation.5. Deve formare il ragazzo ad apprezzare la propria eredità nazionale e ad accogliere con gioia il contributo originale di tutte le nazioni alla cultura umana universale. Per la sicurezza della civiltà moderna, i cittadini del mondo non sono meno necessari dei buoni cittadini della loro nazione.

Certamente il termine “nuovo” riferito ad una visione educativa che compie cento anni suona curioso, ma nell’accezione della Ligue ha un portato che sovrasta gli attuali appelli ad una innovazione che rischia di proporre le stesse cose limitandosi a cambiarne il nome, e che persegue modelli tradizionali limitandosi talvolta ad aggiornare i mezzi. La scuola nuova è ancora da realizzare come è da realizzare il reale rapporto tra insegnamento di conoscenze, trasmissione di tecniche e lavoro. Il termine innovazione tecnologica nell’uso comune finisce per riferirsi nella scuola solo all’uso di mezzi diversi per fare le stesse cose. Uso tecniche e non tecnologia, perché di logos (nel senso di discorso) sulle tecniche le scuole e le nostre università sono piene; sono le applicazioni delle tecniche in contesti reali e in chiave educativa che mancano mentre sono le sole che producono apprendimento.

L’emergenza COVID ha costretto la scuola a confrontarsi con la necessità di applicare tecniche in relazione ai propri obiettivi e questo ha finalmente disvelato punti di forza e limiti degli strumenti, ha permesso agli insegnanti di verificare quali aspetti delle tecniche potessero realmente aiutarli nella loro azione educativa creando così, attraverso l’applicazione le premesse per riflettere sulle tecniche stesse.

I 30 punti di Ferrière

Nel 1925, dopo che la Lega ha celebrato il suo secondo congresso a Montreux (1923), viene pubblicata sul primo numero della rivista Pour l’Ère Nouvelle, diretta da Adolphe Ferrière, una edizione “revue, corrigée et compléte” dei trenta punti che caratterizzano l’educazione nuova formulati la prima volta nel 1919 da Ferriere e da lui riproposti. Credo che questi punti meritino attenzione e rimangano in larga parte attuali e ci sfidino a indirizzare la nostra ricerca e il confronto internazionale non alla gara a punti per apparire i migliori nelle classifiche di produttività, ma a una visione di più ampio respiro restituendo alla scuola il suo compito di accompagnare la crescita delle giovani generazioni e di contribuire al miglioramento della società. Per questo ritengo utile offrire ai colleghi, accanto ai Principes de ralliement, queste tesi nella loro lingua originale e nella traduzione che Enrico Bottero ha accettato di fare per noi [3]. Credo che la celebrazione del centenario della Ligue non sia solo un tema da storici dell’educazione, ma sia un impegno per i ricercatori di didattica e di pedagogia sperimentale per confrontarsi con le nostre radici e provare a fare storia e non limitarsi ad assistervi o a raccontarla [4].

Nel testo i punti che caratterizzano le scuole nuove sono presentati in sei grandi aree. La prima si riferisce ad aspetti dell’organizzazione, la seconda alla vita fisica, la terza alla vita intellettuale, la quarta all’organizzazione degli studi; la quinta all’educazione sociale e l’ultima all’educazione artistica e morale.

Per ciascuna area vengono proposte cinque tematiche, ciascuna declinata su tre aspetti. L’equilibrio tra le aree evidenzia la necessità di rivolgere l’attenzione alle esigenze vitali dei giovani e se alcuni elementi soprattutto della prima area possono apparirci meno adeguati al nostro modello di scuola, certamente delineano il problema di come la scuola possa essere una comunità educativa in cui gli spazi non siano solo declinati in relazione alle esigenze degli insegnanti, ma anche in funzione di una vita sociale degli studenti stessi.

Credo che la pubblicazione sull’Editoriale di giugno 2021 della nostra rivista dei Principes de ralliement e dei trenta punti proposti da Ferriere sia un primo omaggio e l’occasione di riprendere il cammino verso una maggiore propositività e, perché no, verso una nuova internazionale dell’educazione che restituisca alla scuola e all’extrascuola educativo la consapevolezza delle proprie finalità e delle responsabilità che loro competono.

Mi piacerebbe che si aprisse un dibattito sull’attualità di queste tesi che in questi mesi vengono celebrate in tutto il mondo e che in Italia rischiano di rimanere all’attenzione solo delle associazioni degli insegnanti e degli educatori che proseguono l’impegno per una educazione attiva. Apriamo, dunque, nel nostro sito uno spazio di dibattito libero per commentare questo testo e raccogliere le suggestioni e i commenti dei colleghi e invito tutti a partecipare a questa nostra informale discussione che non aumenterà il numero delle vostre pubblicazioni, ma potrebbe restituire un po’ di senso e di visione al nostro essere una comunità scientifica.

Caractéristique des Écoles nouvelles [5]Caratteristica delle Scuole nuove
ORGANISATIONORGANIZZAZIONE
1. L’Ecole nouvelle est un Laboratoire de pédagogie pratique. A. Pionnier des Ecoles d’Etat, elle prépare le terrain en prouvant l’efficacité des méthodes nouvelles. B. Elle s’appuie sur les données de la psychologie de l’enfant et sur les besoins de son corps et de son esprit. C. Elle vise à préparer les enfants à la vie moderne avec ses exigences matérielles et morales.1. La Nuova Scuola è un laboratorio di pedagogia pratica. A. Come pioniere delle scuole statali, essa ha preparato il terreno mettendo alla prova l’efficacia dei nuovi metodi. B. Si fonda sui dati della psicologia del ragazzo, sui bisogni del suo corpo e della sua mente. C. Mira a preparare i bambini alla vita moderna con le sue esigenze materiali e morali.
2. L’Ecole nouvelle est un Internat. A. Seule l’influence totale du milieu permet de réaliser une éducation intégrale. B. L’Ecole nouvelle vise surtout les enfants dont la famille n’existe pas ou ne peut pas entreprendre l’éducation selon les exigences de la science moderne. C. Elle tend à faire le pont entre la vie familiale et la vie sociale en réalisant les groupements par « familles » adoptives, au gré des affections spontanées des enfants.La nuova scuola è un Internato. A. Solo attraverso l’influenza totale dell’ambiente si può ottenere un’educazione integrale. B. La Scuola nuova si rivolge soprattutto ai ragazzi senza famiglia o che non possono intraprendere un’educazione secondo le esigenze della scienza moderna. C. La Scuola nuova tende a colmare il divario tra la vita familiare e la vita sociale, raggruppando i ragazzi in “famiglie” adottive secondo i loro desideri spontanei.
3. L’Ecole nouvelle est située à la campagne. A. La campagne est le milieu naturel de l’enfant. Il y trouve le calme dont son système nerveux a besoin. B. Possibilité de se livrer aux ébats des primitifs et aux travaux des champs. C. Pour les adolescents la proximité d’une ville est désirable pour l’éducation intellectuelle et artistique (musées, concerts, etc.).La Scuola nuova si trova in campagna. A. La campagna è l’ambiente naturale del bambino. Vi trova la calma di cui il suo sistema nervoso ha bisogno. B. Possibilità di dedicarsi a divertimenti primitivi e ai lavori dei campi. C. Per gli adolescenti, è utile la vicinanza di una città per favorire la formazione intellettuale e artistica (musei, concerti, ecc.).
4. L’Ecole nouvelle groupe ses élèves par maisons séparées. A. Les groupes de dix à quinze élèves vivent sous la direction matérielle et morale d’un éducateur et d’une éducatrice. B. L’élément féminin ne doit pas être exclude l’éducation des garçons, ni l’élément masculin de l’éducation des filles. C. Les habitudes d’ordre et les relations d’intimité ne sont possibles que dans un milieu restreint.La Scuola nuova raggruppa i suoi studenti in case separate. A. Gruppi da dieci a quindici alunni vivono sotto la direzione materiale e morale di un educatore o di un’educatrice. B. L’elemento femminile non deve essere escluso dall’educazione dei ragazzi, né l’elemento maschile dall’educazione delle ragazze. C. Le abitudini di ordine e le relazioni d’intimità sono possibili solo in un ambiente ristretto.
5. L’Ecole nouvelle pratique le plus souvent la coéducation des sexes. A. Laissés ensemble depuis leur jeune âge, tout en étant élevés selon les besoins particuliers de leur sexe, les garçons et les filles vivent en camarades. B. Les éléments qui ne conviennent pas à la coéducation ou à qui la coéducation ne convient pas sont exclus. C. En évitant les « refoulements » pathologiques, la coéducation prépare des mariages sains et heureux.5. La Scuola nuova pratica spesso la coeducazione dei sessi. A. Lasciati insieme fin dalla più tenera età ed essendo educati secondo i bisogni particolari del loro sesso, i ragazzi e le ragazze vivono insieme come compagni. B. Sono esclusi gli elementi che non sono adatti alla coeducazione o per i quali la coeducazione non è adatta. C. Evitando “inibizioni” patologiche, la coeducazione prepara a matrimoni sani e felici.
VIE PHYSIQUEVITA FISICA
6. L’Ecole nouvelle organise des travaux manuels. A. Ces travaux sont obligatoires pour tous les élèves et ont lieu généralement de 2 heures à 4 heures. B. Ces travaux poursuivent non pas un but professionnel, mais éducatif. C. Ces travaux présentent une utilité réelle pour l’individu ou la collectivité.6. La Scuola nuova organizza  lavori manuali. A. Questi lavori sono obbligatori per tutti gli allievi e di solito si svolgono per 2 ore o 4 ore. B. Lo scopo di queste attività non è professionale ma educativo. C. Questi lavori sono di reale utilità per l’individuo o per la collettività.
7. L’Ecole nouvelle attribue une importation spéciale à: A. la menuiserie qui développe : a) l’habileté et la fermeté manuelles. – b) le sens de l’observation exacte. – c) la sincérité et la possession de soi. B. La culture du sol: a) contact avec la nature. – b) connaissance des lois de la nature. – c) santé et force physiques. – d) utilité de premier ordre C. L’élevage, sinon du gros bétail, du moins de petits animaux : a) protéger et observer des êtres plus petits que soi. – b) habitudes de persé-vérance. – c) observations scientifiques possibles. – d) utilité.7. La Scuola nuova attribuisce un’importanza speciale a: A. la falegnameria, che sviluppa: a) abilità manuale e fermezza. – b) il senso dell’osservazione esatta. – c) la sincerità e la padronanza di sé. B. La coltivazione del suolo: a) contatto con la natura. – b) conoscenza delle leggi della natura. – c) salute e forza fisica. – d) utilità primaria C. L’allevamento, se non di grandi, almeno di piccoli animali: a) proteggere e osservare gli esseri più piccoli di noi. – b) abitudini di perseveranza. – c) possibili osservazioni scientifiche. – d) utilità.
8. L’Ecole nouvelle provoque chez les enfants des travaux libres. A. Concours et expositions de travaux d’élèves. B. Développement des goûts individuels. C. Développement de l’initiative par l’obligation de choisir, mais la liberté du choix.8. La Scuola nuova promuove nei ragazzi i  lavori liberi. A. Concorsi e mostre di lavori degli allievi. B. Sviluppo dei gusti individuali. C. Sviluppo dell’iniziativa attraverso l’obbligo di scegliere, ma con la libertà di scelta.
9. L’Ecole nouvelle assure la culture du corps par la gymnastique naturelle. A. Pratiquée le torse nu ou même en bain d’air complet, elle aguerrit et écarte les maladies. B. Elle rend souple et adroit sans ennuyer l’enfant. C. Elle s’associe aux jeux et aux sports (1).9. La Scuola nuova assicura la cura del corpo attraverso la ginnastica naturale. A. Praticata a petto nudo o anche in un bagno d’aria completo, la ginnastica rafforza e previene le malattie. B. Rende il ragazzo adattabile e abile senza annoiarlo. C. È associato a giochi e sport [6].
10. L’Ecole nouvelle cultive les Voyages à pied ou à bicyclette, avec campement sous i tente et cuisine en plein air. A. Préparation à l’avance de ces voyages et notes prises en cours de route. B. Adjuvant à l’étude : géographie locale ou de pays étrangers, visites de monuments, usines, fabriques, etc. C. Culture de la force physique, aguerris-sement, apprentissage de l’entr’aide.10. La Scuola nuova coltiva i viaggi a piedi o in bicicletta, con campeggio in tenda e cucina all’aria aperta. A. Preparazione in anticipo di questi viaggi e note prese lungo la strada. B. Per aiutare lo studio: geografia locale o di paesi stranieri, visite a monumenti, fabbriche, ecc. C. Cultura della forza fisica, tempra, apprendimento dell’aiuto reciproco.
VIE INTELLECTUELLEVITA INTELLETTUALE
11. L’Ecole nouvelle entend par la culture générale la culture du jugement et de la raison. A. Méthode scientifique : observation, hypothèse, vérification, loi. B. Un noyau de branches obligatoires réalise l’éducation intégrale. C. Pas d’instruction encyclopédique faite de connaissances mémorisées mais faculté de puiser dans le milieu et dans les livres de quoi développer, du dedans au dehors, toutes les facultés innées.11. La Scuola nuova intende per cultura generale quella del giudizio e della ragione. A. Metodo scientifico: osservazione, ipotesi, verifica, legge. B. Un nucleo di materie obbligatorie realizza l’educazione integrale. C. Nessuna istruzione enciclopedica fatta di conoscenze memorizzate, ma capacità di attingere dall’ambiente e dai libri per sviluppare, dall’interno e dall’esterno, tutte le facoltà innate.
12. L’Ecole nouvelle ajoute à la culture générale une spécialisation. A. Cours spéciaux périodiques, choix libre mais obligation de choisir. B. D’abord spécialisation spontanée : culture des goûts prépondérants de chaque enfant. C. Puis spécialisation réfléchie: culture sys-tématique développant les intérêts et les facultés de l’adolescent dans un sens professionnel.12. La Scuola nuova aggiunge una specializzazione alla cultura generale. A. Corsi speciali periodici, scelta libera ma obbligo di scelta. B. Prima di tutto specializzazione spontanea: coltivazione dei principali gusti di ogni bambino. C. Poi specializzazione frutto di riflessione: cultura sistematica che sviluppa gli interessi e le facoltà dell’adolescente in un senso professionale.
13. L’Ecole nouvelle base son enseignement sur les faits et les expériences. A. Observations personnelles de la nature. B. Observations des industries humaines et des organisations sociales. C. Essais scientifiques de cultures et d’élevages et travaux de laboratoires – travaux qualitatifs chez l’enfant, quantitatifs chez l’adolescent.13. La Scuola nuova basa il suo insegnamento su fatti ed esperienze. A. Osservazioni personali della natura. B. Osservazioni delle attività industriali dell’uomo e delle organizzazioni sociali. C. Prove scientifiche di colture e allevamento e lavori di laboratorio – lavori qualitativi per il bambino, quantitativi  per l’adolescente.
14. L’Ecole nouvelle recourt à l’activité personnelle de l’enfant. A. Association d’un travail concret à la plupart des études abstraites. B. Utilisation du dessin comme un adjuvant à toutes les branches d’étude. C. On a dit: savoir, c’est prévoir. On pourrait dire à plus forte raison : savoir, c’est pouvoir.14. La Scuola nuova si avvale dell’attività personale del bambino. A. Associazione tra lavoro concreto e la maggior parte degli studi astratti. B. Utilizzo del disegno come complemento a tutte le discipline di studio. C. Si è detto che sapere è prevedere. Si potrebbe dire ancora di più: sapere è potere.
15. L’Ecole nouvelle établit son programme sur les intérêts spontanés de l’enfant. A. Première enfance : 4 à 6 ans: âge des intérêts disséminés ou âge du jeu; B. Seconde enfance : 7 à 9 ans : âge des intérêts attachés aux objets concrets immédiats. – 10 à 12 ans: âge des intérêts spécialisés concrets ou âge des monographies. C. Adolescence: 13 à 15 ans: âge des intérêts abstraits empiriques. – 16 à 18 ans : âge des intérêts abstraits complexes. – Préparation du futur père, économiste privé, citoyen et professionnel.15. La Scuola nuova definisce il suo programma sulla base degli interessi spontanei del ragazzo. A. Prima infanzia: da 4 a 6 anni: età degli interessi sparsi o età del gioco; B. Seconda infanzia: da 7 a 9 anni: età degli interessi legati agli oggetti concreti immediati. – Da 10 a 12 anni: età degli interessi specializzati concreti o delle monografie. C. Adolescenza: dai 13 ai 15 anni: età degli interessi empirici astratti. – Da 16 a 18 anni: età degli interessi astratti complessi. – Preparazione del futuro padre, economista privato, cittadino e professionista.
ORGANISATION DES ETUDESORGANIZZAZIONE DEGLI STUDI
16. L’Ecole nouvelle recourt au travail individuel des élèves. A. Recherche de documents (dans les faits, les livres, les journaux, les musées). B. Classement des documents (classeurs par catégories, fiches, répertoires). C. Elaboration individuelle des documents (cahiers illustrés, ordre logique des matières, travaux personnels, conférences).16. La Scuola nuova fa ricorso al lavoro individuale degli allievi. A. Ricerca di documenti (nei fatti, nei libri, nei giornali, nei musei). B. Classificazione dei documenti (raccoglitori per categoria, schede, elenchi). C. Elaborazione individuale dei documenti (quaderni illustrati, ordine logico degli argomenti, lavori personali, conferenze).
17. L’Ecole nouvelle recourt au travail collectif des élèves. A. Mise en commun des matériaux réunis sur un même sujet. B. Recherche des associations que suggère le sujet traité dans le temps et l’espace. C. Recherche des applications : utilité (chez les enfants), systématisation scientifique (chez les adolescents).17. La Scuola nuova fa ricorso al lavoro collettivo degli allievi. A. Messa in comune dei materiali raccolti su uno stesso argomento. B. Ricerca delle associazioni suggerite dall’argomento trattato nel tempo e nello spazio. C. Ricerca delle applicazioni: utilità (per i bambini), sistematizzazione scientifica (per gli adolescenti).
18. A l’Ecole nouvelle l’enseignement proprement dit est limité à la matinée. A. De 8 heures à midi, il y a quatre heures. 24 heures pal semaine doivent suffire largement pour un travail plus intensif qu’extensif. B. Il y a étude personnelle de 4 1/2 à 6 heures, pas d’étude pour les petits, étude de répétition chez les moyens, étude d’élaboration chez les grands. C. La classe sera d’ailleurs plus souvent une classe laboratoire ou une classe musée, qu’un lieu consacré à l’abstraction pure.18. Nella Scuola nuova l’insegnamento vero e proprio è limitato alla mattina. A. Dalle 8 a mezzogiorno ci sono quattro ore. Ventiquattro ore alla settimana dovrebbero essere più che sufficienti per un lavoro più intensivo che esteso. B. È previsto uno studio personale da 4 ore e 1/2 a 6 ore, nessuno studio per i più piccoli, studio di ripetizione per quelli di età media, studio di elaborazione per i più grandi. C. La classe sarà più spesso una classe laboratorio o una classe museo che un luogo dedicato alla pura astrazione.
19. A l’Ecole nouvelle on étudie peu de branches par jour. A. L’intérêt soutenu n’est pas favorisé par le morcellement des études. B. La variété naît non pas des sujets traités, mais de la façon de les traiter. C. La concentration plus grande assure un rendement très supérieur : plus d’effets utiles pour moins d’efforts inutiles.19. Nella Scuola nuova si studiano pochi contenuti ogni giorno. A. L’interesse continuo non è favorito dalla frammentazione degli studi. B. La varietà non dipende dagli argomenti trattati, ma dal modo in cui sono trattati. C. La maggiore concentrazione assicura un rendimento molto più elevato: più effetti utili e meno sforzi inutili.
20. A l’Ecole nouvelle on étudie peu de branches par mois ou par trimestre. A. Système analogue à celui des cours uni-versitaires. B. Horaire individuel de chaque élève. C. Les élèves sont groupés non pas d’après leur âge, mais d’après leur degré d’avancement dans les branches étudiées. Condition de concentration et d’efficacité des ètudes.20. Nella Scuola nuova si studiano pochi contenuti ogni mese o trimestre. A. Sistema simile a quello dei corsi universitari. B. Orario individuale per ogni allievo. C. Gli allievi non sono raggruppati secondo l’età ma secondo il loro livello di avanzamento nelle materie studiate. È la condizione per la concentrazione e l’efficacia dello studio.
EDUCATION SOCIALEEDUCAZIONE SOCIALE
21. L’Ecole nouvelle forme dans certains cas une république scolaire. A. L’Assemblée générale prend toutes les décisions importantes concernant la vie de l’Ecole. B. Les lois sont les moyens tendant à régler le travail de la communauté en vue du progrès spirituel de chaque individu. C. Ce régime suppose une influence morale prépondérante du directeur sur les « meneurs » naturels de la petite république.21. La Scuola nuova forma in alcuni casi una repubblica scolastica. A. L’Assemblea generale prende tutte le decisioni importanti riguardanti la vita della scuola. B. Le leggi sono i mezzi per regolare il lavoro della comunità in vista del progresso spirituale di ogni individuo. C. Questo sistema richiede una forte influenza morale del direttore sui leader naturali della piccola repubblica.
22. A l’Ecole nouvelle on procède à l’élection de chefs. A. Les chefs ont une responsabilité sociale définie qui a pour eux une haute valeur éducative. B. Les élèves préfèrent être conduits par leurs chefs plutôt que par les adultes. C. Les professeurs se trouvent ainsi libérés de toute la partie disciplinaire et peuvent se consacrer tout entiers au progrès intellectuel et moral des élèves.22. Nella Scuola nuova si eleggono i capi. A. I capi hanno una precisa responsabilità sociale che ha per loro un alto valore educativo. B. Gli allievi preferiscono essere guidati dai loro capi piuttosto che dagli adulti. C. In questo modo, gli insegnanti sono liberati da tutti gli impegni che riguardano la disciplina e possono dedicarsi interamente al progresso intellettuale e morale degli allievi.
23. L’Ecole nouvelle répartit entre les élèves les charges sociales. A. Collaboration effective de chacun à la bonne marche du tout. B. Apprentissage de la solidarité et de l’entr’aide sociale. C. Sélection des plus capables qui seront choisis comme chefs.23. La Scuola nuova distribuisce tra gli allievi i compiti sociali. A. Collaborazione effettiva di ciascuno al buon funzionamento dell’insieme. B. Apprendimento della solidarietà e dell’aiuto reciproco. C. Selezione dei più capaci che saranno scelti come capi.
24. L’Ecole nouvelle agit par des recompenses ou sanctions positives. A. Les récompenses consistent en occasions fournies aux esprits créateurs d’accroître leur puissance de création. B. Les récompenses s’appliquent uniquement aux travaux libres et favorisent ainsi l’esprit d’initiative. C. Il n’y a pas de récompenses basées sur la concurrence. Dans les jeux, le seul enjeu est le mérite de la victoire.24. La Scuola nuova agisce attraverso ricompense o sanzioni positive. A. Le ricompense consistono in opportunità fornite alle menti creative affinché possano aumentare la loro capacità di creazione. B. Le ricompense si applicano solo ai lavori liberi e quindi incoraggiano lo spirito di iniziativa. C. Non ci sono ricompense basate sulla competizione. Nei giochi, l’unica sfida è per il merito della vittoria.
25. L’Ecole nouvelle agit par des punitions ou sanctions négatives. A. Les punitions sont, autant que possible, en corrélation directe avec la faute commise. B. Les punitions visent à mettre l’enfant en mesure, par des moyens appropriés, d’atteindre le but bon qu’il n’a pas atteint ou qu’il a mal atteint. C. Pour les cas graves, il n’y a pas de sanctions prévues dans le code, mais une action morale personnelle exercée par un adulte, ami du coupable. 25. La Scuola nuova agisce attraverso punizioni o sanzioni negative. A. Per quanto possibile, le punizioni sono in diretta correlazione con la colpa commessa. B. Le punizioni mirano a permettere al bambino, con mezzi adeguati, di raggiungere il fine buono che non ha raggiunto o che ha raggiunto male. C. Nei casi gravi, non ci sono sanzioni previste dal codice, ma un’azione morale personale da parte di un adulto, amico del colpevole.
EDUCATION ARTISTIQUE ET MORALEEDUCAZIONE ARTISTICA E MORALE
26. L’Ecole nouvelle met en jeu l’émulation. A. L’entr’aide, par appel aux services volontaires, a une efficacité de premier ordre. B. Ce cas est le seul où registre peut être tenu avec notes appropriées. C. Dans tous les cas, il faut comparer le travail actuel de l’élève avec son propre travail passé et non avec celui d’autrui.26. La Scuola nuova mette in gioco l’emulazione. A. Con la proposta di servizi volontari, l’aiuto reciproco è della massima efficacia. B. Questo è l’unico caso in cui si può tenere un registro con voti adatti. C. In tutti i casi, il lavoro attuale dell’allievo dovrebbe essere confrontato con il suo lavoro precedente e non con quello degli altri.
27. L’Ecole nouvelle doit être un milieu de beauté. A. L’ordre en est la condition première, le point de départ. B. Les travaux manuels, en particulier d’art industriel, qu’on pratique, ainsi que les oeuvres de ce genre dont on s entoure, contribuent à la beauté du milieu ambiant. C. Enfin le contact avec les chefs-d’œuvre de l’art et, chez les élèves les plus doués, la pratique de l’art pur satisfont les be-soins esthétiques d’ordre spirituel.27. La Scuola nuova deve essere un ambiente bello. A. La prima condizione, il punto di partenza, è l’ordine. B. I lavori manuali, specialmente quelli di arte industriale che si praticano, e le opere di questo tipo di cui ci si circonda, contribuiscono alla bellezza dell’ambiente circostante. C. Infine, il contatto con i capolavori dell’arte e, nel caso degli allievi più dotati, la pratica della pura arte, soddisfano i bisogni estetici di natura spirituale.
28. L’Ecole nouvelle cultive la musique collective. A. Par des auditions quotidiennes de chefs- d’œuvre après le repas du milieu du jour; B. Par la pratique quotidienne du chant en commun; C. Par la pratique fréquente de l’orchestre; ces activités concertées d’ordre affectif exercent une action profonde et purifiante chez ceux qui aiment la musique, et contribuent à resserrer les liens collectifs par l’émotion qui émane d’elles.28. La Scuola nuova coltiva la musica di gruppo. A. Con ascolti quotidiani di capolavori dopo il pasto di metà giornata; B. Con la pratica quotidiana del canto collettivo; C. Con la pratica frequente dell’orchestra; queste attività concordate di natura affettiva hanno un effetto profondo e purificatore su coloro che amano la musica e contribuiscono a stringere i legami collettivi attraverso l’emozione che trasmettono.
29. L’Ecole nouvelle fait l’éducation de la conscience morale: A. En présentant chaque soir aux enfants des lectures ou récits empruntés à la vie fictive ou réelle. B. En provoquant ains: chez eux des réactions spontanées de leur conscience morale, véritables jugements de valeur. C. En les liant ainsi pratiquement à ces jugements de valeur qui affermissent leur conscience et les déterminent au bien.29. La Scuola nuova educa la coscienza morale: A. Presentando ogni sera ai bambini  letture o storie immaginarie o tratte dalla vita reale. B. Provocando in loro reazioni spontanee della loro coscienza morale, veri giudizi di valore. C. Vincolandoli praticamente a giudizi di valore che rafforzano la loro coscienza e li determinano a fare il bene.
30. L’Ecole nouvelle fait l’éducation de la raison pratique : A. En suscitant chez les adolescents des réflexions et des études portant sur les lois naturelles du progrès spirituel, individuel B. En associant à ces réflexions, d’une part la biologie, la psychologie et la physiologie, d’autre part l’histoire et la sociologie. C. En faisant converger toute la vie de la pensée vers l’accroissement de puissance de l’esprit, ce qui est proprement, qu on se place ou non à un point de vue confessionnel, l’éducation religieuse.30. La Scuola nuova educa la ragione pratica: A. Incoraggiando gli adolescenti alla riflessione e allo studio delle leggi naturali del progresso spirituale, individuale e sociale. B. Associando a queste riflessioni sia la biologia, la psicologia e la fisiologia che la storia e la sociologia. C. Facendo convergere tutta la vita del pensiero verso la crescita di potenza dello spirito. Che ci si ponga o no da un punto di vista confessionale, l’educazione religiosa è proprio questo.

A questo punto la discussione è aperta. Ma qualche parola sul modo di condurla. L’idea è che ciascuno di noi intervenga a partire dalla sua esperienza di ricerca per commentare sia i punti di accordo sia le tesi di Ferrière. Si tratta quindi di valutare l’attualità delle proposte alla luce della ricerca che stiamo conducendo; valutare nel senso di verificarne l’attualità, le eventuali carenze e anche l’urgenza di trovare il modo di rilanciare l’impegno per la realizzazione di una scuola attiva. L’idea è di realizzare un dibattito aperto, di confrontarci, senza la necessità di citazioni e note a piè di pagina su che cosa è necessario per realizzare una scuola capace di valorizzare gli studenti e di aiutarli a crescere sani, responsabili, aperti.

Per motivi pratici è utile separare gli interventi sui punti di accordo dalle osservazioni sui 30 punti di Ferriere; naturalmente sollecitiamo anche riflessioni su singoli punti proposti.

Ne discuteremo successivamente in un convegno che stiamo cercando di organizzare.

Da parte nostra cercheremo di inserire nel sito materiali di riferimento e bibliografia, ma vorremmo da parte dei colleghi una discussione nel merito anche nella prospettiva di un possibile rilancio della Ligue previsto a Brusselles nel 2022 a cui sarebbe interessante portare il nostro contributo come società scientifica.

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Scarica il documento “Pour l’ère nouvelle” del 1925

Scarica il documento “Pour l’ère nouvelle” del 1933

L’Éducation nouvelle entre science et militance – OAPEN, Online library and publication platform

Une enfance libre avec l’éducation nouvelle? – Docufilm – Université de Genève, Faculté de psychologie et des sciences de l’éducation, Section des sciences de l’éducation

Pensare insieme – al centenario dell’educazione attiva a cura di Clotilde Pontecorvo


[1] Per un approfondimento sui diversi congressi che si sono succeduti tra le due guerre merita attenzione il contributo di Annick Raymond, L’éducation naturelle: une idée centrale mais controversée dans les congrès de la Ligue Internationale pour l’éducation nouvelle (1921-1936), «Carrefours de l’éducation» Armand Colin 2011/1, n. 31, 41-60. Per leggere l’articolo: https://www.cairn.info/revue-carrefours-de-l-education-2011-1-page-41.htm.

[2] Kevin J. Brehony, A New Education for a New Era: The Contribution of the Conferences of the New Education Fellowship to the Disciplinary Field of Education 1921-1938. Paedagogica Historica, vol. 40, n. 5-6, October 2004, 734.

[3] In realtà esistono altre traduzioni in italiano di questo testo, ma nessuna di quelle che sono riuscito a trovare corrisponde appieno al testo originale, a volte sono state sintetizzate, altre attualizzate, altre ancora riproposte omettendo la struttura espositiva proposta nel testo originale.

[4] In effetti la ligue si è ricostituita recentemente, anche attorno alle iniziative del centenario ed è in corso un lavoro preparatorio che da un primo convegno a Calais durante questa estate dovrebbe portare a un nuovo grande incontro a Brusselles nel 1922 in cui si cercherà di sottoscrivere un nuovo documento unitario ( https://convergences-educnouv.org/ ).

[5] Ad. Ferrière, Caractéristique des Écoles nouvelles in POUR L’ERE NOUVELLE, REVUE INTERNATIONALE D’ÈDUCATION NOUVELLE, 4 Année, April 1925, n. 15., 4-8.

[6] V. George Hérbert, L’education physique ou l’entraînement complet par la méthode naturelle, Paris, Vuibert, 1913.

2 commenti su “Scuole nuove o innovazione educativa? A cento anni dal Convegno di Calais”

  1. Per un’Educazione Nuova del XXI secolo

    L’Educazione Nuova potrà continuare a considerarsi tale solo se saprà rinnovarsi. È sulla base di questo principio che 8 movimenti internazionali eredi di quell’esperienza (CEMEA, CRAP-Cahiers Pédagogiques, FESPI, FICEMEA, FIMEM, GFEN, ICEM, LIEN) si sono riuniti attorno al progetto « Convergence(s) pour l’Éducation nouvelle ». In occasione delle due ultime Biennali dell’Educazione Nuova (2017 e 2019) hanno deciso di ridiscutere alla luce dell’attualità le sfide educative lanciate a partire dal 1921. Lo strumento di questo rilancio sarà un nuovo Manifesto elaborato nel corso di una discussione internazionale che si svolgerà in preparazione della prossima Biennale del 2022. Al fine di promuovere la discussione gli 8 movimenti hanno prodotto un documento che potrà servire da guida al nuovo testo. Qui sotto la traduzione italiana della prima parte. Il documento completo (in francese) con i commenti di ciascun movimento si può leggere qui:
    https://convergences-educnouv.org/blog/.

    Enrico Bottero

    https://www.enricobottero.com

    Un manifesto politico per Convergence(s)

    Il manifesto che intendono produrre le associazioni e federazioni che fanno parte di Convergence(s) affermerà i valori comuni, le ambizioni, le utopie concrete, i punti di riferimento fondativi dell’Educazione Nuova sui temi che mobilitano questi movimenti. Si tratterà dunque di un manifesto politico. Sarà il punto di partenza che permetterà ad altri gruppi e associazioni di unirsi a noi. Il documento che segue permette di scoprire le problematiche individuate. È stato elaborato dal Comitato organizzativo di Convergence(s) pour l’Education Nouvelle e serve da guida per la scrittura del manifesto. Si presenta nella forma di dieci grandi temi, ciascuno dei quali contiene quattro punti (le nostre aspirazioni, le nostre lotte), in tutto 40 tesi. Questo documento non viene dal nulla. Le nostre otto Associazioni lo hanno elaborato a partire da molte tesi e scritti su cui già lavorano. Queste tesi non sono da intendere come obblighi da seguire ma come risorse per promuovere la riflessione. Questa versione online vi offre la presentazione globale delle 10 tematiche. È seguita da una presentazione per gruppi (in colore, per differenziarli). Ogni gruppo comprende uno dei dieci temi del manifesto, con quattro tesi e le relative proposte dei nostri gruppi. I numeri in rosso dopo ogni tesi rinviano agli scritti dei nostri movimenti, numerati da 1 a 87 (uno scritto può far riferimento a più di una tesi). La scrittura di questo manifesto coinvolgerà tutti i movimenti e durerà molti mesi. Si concluderà con la Biennale internazionale dell’Educazione Nuova che si terrà a ottobre 2022. Sarà poi pubblicato su questo sito con l’invito a unirsi a noi. Per qualsiasi domanda relativa a Convergence(s) pour l’Education Nouvelle e alla Biennale del 2022 questo è il contatto con il Comitato organizzativo: contact@convergences-educnouv.org.


    Le 10 tematiche del Manifesto

    I. L’Educazione Nuova: un progetto politico

    1. L’Educazione Nuova non vuole restare minoritaria.
    2. Si pone prima di tutto come azione di servizio alla società per tutti e per tutte e considera l’educazione un bene comune, dentro e fuori della scuola.
    3. Fa riferimento ai diritti umani, cerca di promuoverli e di renderli reali.
    4. L’Educazione Nuova contribuisce alla trasformazione della società in un senso più democratico ed egualitario.

    II. L’Educazione Nuova non esclude nessuno

    5. Si propone di emancipare le persone nella società, tenendo conto sia dei singoli individui che della collettività.
    6. Si occupa dei singoli ed ha come obiettivo l’arricchimento di tutti senza chiusure identitarie.
    7. Si impegna nei tempi lunghi e nei luoghi più diversi fondandosi sul principio dell’educabilità di tutti.
    8. Partecipa alla lotta globale contro le disuguaglianze sociali e culturali.

    III. Alcune convinzioni rinnovate continuamente

    9. Il sapere è vissuto come un’avventura umana.
    10. La lotta contro le discriminazioni si realizza con metodi e pratiche conseguenti.
    11. L’Educazione Nuova concepisce la laicità come principio di libertà e di tolleranza. Questo principio “autorizza” e garantisce le libertà di ciascuno, a cominciare dai luoghi in cui ci troviamo ad agire.
    12. Noi promuoviamo la cooperazione, l’aiuto reciproco e la solidarietà intesi come valori essenziali.

    IV. Siamo pratici-ricercatori e attori sociali militanti

    13. Promuoviamo pratiche fondate sull’attività dei partecipanti ma anche sulla continua riflessione su di esse.
    14. Il nostro obiettivo è sviluppare il potere di agire di ciascuno.
    15. Concepiamo la formazione degli attori come permanente e non come qualcosa che si esaurisce nel tempo; questa formazione è fondata sullo scambio, il tâtonnement sperimentale, la ricerca.
    16. Se si fonda su valori comuni forti, l’ Educazione Nuova non si rinchiude all’interno di dogmi, è aperta a discussioni arricchenti tra le sue stesse componenti e anche oltre di esse.

    V. Le nostre continue ambizioni, i nostri fondamentali punti di riferimento
    17. La nostra azione è internazionale. Noi ci arricchiamo a vicenda, tra paesi e regioni, e promuoviamo solidarietà costruttive.
    18. Ricerchiamo le condizioni che favoriscono la costruzione di una cultura di pace per un mondo giusto, democratico e solidale.
    19. Lottiamo contro la mercatizzazione dell’educazione.
    20. Siamo a favore di un’educazione globale che non dimentichi il corpo.

    VI. Le nostre pratiche, la realizzazione dei nostri valori

    21. Crediamo che tutti gli esseri umani abbiano immense potenzialità, che siano tutti capaci di creare, di crescere e di agire nel mondo e sul mondo.
    22. Vogliamo sviluppare la creatività in un clima di libertà, favorendo l’acquisizione di tutto il patrimonio dell’umanità.
    23. Vogliamo raggiungere l’autonomia degli attori fondandola su una vera fiducia nei confronti di ciascuno sulla base di valori comuni.
    24. Gli allievi devono vivere e proseguire l’avventura dei saperi, facendo riferimento alla loro storia e alla loro integrazione in una determinata società.

    VII. La continua attenzione all’infanzia, ai bambini e ai giovani come condizione di progresso

    25. L’Educazione Nuova vuole assicurare i diritti dei ragazzi all’educazione, all’istruzione, all’alimentazione, alla salute e a condizioni di vita decenti.
    26. Deve anche sviluppare i diritti e le capacità di agire nella società per trasformarla.
    27. Deve permettere a tutti l’accesso alle forme e ai modi di espressione culturale e di istruzione.
    28. Lotta per una migliore accoglienza dei minori, soprattutto migranti.

    VIII. Una particolare attenzione alla scuola …

    29. Bisogna trasformare la scuola facendo in modo che sia un ambiente inclusivo.
    30. Per l’Educazione Nuova i saperi che sono oggetto di insegnamento devono avere senso, coinvolgere gli allievi, essere più aperti alla vita in tutte le sue dimensioni.
    31. Noi siamo per una valutazione che non sia selettiva e di continua pressione ma di aiuto agli apprendimenti e al servizio del progresso di ogni allievo.
    32. L’Educazione Nuova cerca di sviluppare nei giovani lo spirito critico e scientifico.

    IX … che non nasconda altre sfide, altri campi d’intervento

    33. L’Educazione Nuova sviluppa la democrazia culturale.
    34. S’impegna in azioni di solidarietà attiva e nella lotta per sradicare la povertà.
    35. Per l’Educazione Nuova sono essenziali la pratica dell’uguaglianza di genere e il diritto conseguente.
    36. Bisogna costruire ponti tra il mondo scolastico ed extrascolastico nell’ambito di un’alleanza democratica.

    X. L’educazione Nuova fa proprie le nuove sfide del XXI secolo

    37. Di fronte alla sfida del digitale, l’Educazione Nuova vuole
    sviluppare i suoi propositi a vantaggio di tutti.
    38.L’Educazione Nuova si oppone agli usi neoliberisti, alienanti, monopolistici del digitale.
    39. Nell’attuale situazione di crisi ecologica, l’Educazione Nuova ha una priorità: la lotta contro il cambiamento climatico e per la biodiversità. Questa scelta ha conseguenze sui contenuti di insegnamento e sui mezzi da mettere in atto …
    40. Sviluppare pratiche che vadano nella direzione della tutela di un pianeta vivibile per gli esseri umani, coniugando il locale e il globale, la dimensione educativa e la dimensione politica.

    (traduzione dal francese di Enrico Bottero)

  2. Nel n. 15 di aprile 1925 della Rivista “Pour l’Ere Nouvelle” (La Rivista ufficiale di lingua francese della Ligue internationale) Adolphe Ferrière pubblica un programma massimo in 30 punti che, a suo parere, permetterebbe di individuare e definire nel dettaglio una scuola “nuova” (v. sopra). E’ utile ricordare che nello stesso numero della Rivista Ferrière, evidentemente consapevole della complessità del programma massimo, precisa che, per poter assumere il titolo di “scuola nuova” un Istituto dovrebbe rispondere almeno a un programma minimo. Ecco quanto scrive: “La Scuola nuova è prima di tutto un internato familiare situato in campagna in cui l’esperienza personale del ragazzo è sia alla base dell’educazione intellettuale – in particolare facendo ricorso ai lavori manuali – che di quella morale attraverso la pratica della relativa autonomia degli allievi”. Il programma minimo comprende dunque tre punti: 1. la scuola deve essere situata in campagna; 2.l’insegnamento deve partire dall’esperienza ed essere arricchito dal lavoro manuale; 3.deve essere presente un sistema di autonomia degli allievi.

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