Seminario
“Perché costruire un indice per l’inclusione e l’empowerment in Palestina?”
21.02.2025 dalle ore 16.45
Auditorium della SEDE AVIS
Via S. Pietro 1, Montemarciano, Ancona.
Il Seminario è introdotto e coordinato da Emanuela Pettinari e Mariangela Scarpini, accoglierà le voci della Prof.ssa Elena Pacetti, del Prof. Alessandro Soriani e del Dirigente Scolastico Daniele Castellani.
Il Seminario è organizzato dalla Scuola di Pace di Senigallia, in collaborazione con il Gruppo di lavoro Pedagogia dell’Emergenza – SIPed (Società Italiana di Pedagogia), il Centro di Ricerche Educative su Infanzie e Famiglie – CREIF (UniBo) e numerose Associazioni locali. “Perché costruire un indice per l’inclusione e l’empowerment in Palestina?” nasce a partire da una ricerca che ha visto la recente pubblicazione del volume “Fostering inclusive contexts in Palestine. An Index for Inclusion and Empowerment”.
Il seminario illustrerà i risultati delle ricerche svolte tra il 2018 e il 2022 nell’ambito di progetti di cooperazione internazionale condotti in Cisgiordania, Gerusalemme Est e Gaza. Dopo la creazione di un Indice per l’inclusione e l’empowerment con gli insegnanti locali, il gruppo di ricerca ha monitorato il suo utilizzo nel sostenere politiche scolastiche inclusive ed eque e pratiche di progettazione didattica.
L’evento si realizza in continuità con la mostra internazionale e itinerante dal titolo “heART of GAZA” a cura di Mohammed Timraz (Striscia di Gaza, Palestina) e Féile Butler (Irlanda). Si tratta di una raccolta di disegni realizzati dai bambini e dalle bambine della città di Deir Al Balah (Striscia di Gaza) che provano a raccontare la realtà di una terra ferita e di una quotidianità precaria attraverso le loro opere. Si raccontano dalla “Tenda degli Artisti”: un luogo dove ogni giorno vengono svolte attività educative e artistiche.
La fruizione di queste opere ci permette di incontrare lo sguardo di un’infanzia negata e, allo stesso tempo, il valore della cura che si nasconde nella promozione di quotidiani percorsi educativi. L’arte diviene un ponte in grado di collegare esperienze e culture diverse, permette di fare a meno delle parole, di superare le barriere linguistiche attraverso le immagini e di abitare sentimenti universali che rendono possibile “approssimarsi all’altro” in direzione di pace.